Progetto “Io, cittadino d’Europa”

Sempre più bambini crescono in famiglie multiculturali e multilingue. Per loro essere europei significa: scuola e casa in Germania e vacanze in Polonia. Il papà di Parigi e la mamma di Roma. Festività trascorse insieme, durante le quali si mescolano tradizioni, piatti e storie. I bambini navigano tra le culture con sorprendente facilità, traendone il meglio e cercando i punti di contatto. E così sono anche i libri di Štěpán Zavřel: ispirati appieno da molte culture, universali, senza tempo.

Libri

Nonno Tommaso

Nonno Tommaso ha una fantasia sconfinata, in sua presenza tutti i bambini sono felici e nessuno si annoia. Fino a quando…
Un giorno il sindaco annuncia che, per ragioni legate al benessere e alla sicurezza di tutte le nonne e i nonni, questi verranno trasportati in un luogo che si chiama “Casa Felice”. Entrano in azione gli acchiappanonni e nonno Tommaso viene catturato mentre fa una gara di pattinaggio. Con la complicità della notte i nonni e le nonne vengono portati con gli autobus nella “Casa Felice”.
I bambini sono tristi e cominciano a chiedere dei loro cari, ma solo dopo un po’ di tempo possono vederli in televisione. La “Casa Felice” è senz’altro bella e ben arredata. Ma i bambini notano subito che le nonne e i nonni non sono per niente felici, perciò decidono di liberarli.
L’operazione di salvataggio delle nonne e dei nonni avrà successo? Se volete saperlo, leggete il libro!

Tradotto da Ewa Nicewicz.

Sogno di Venezia

Una mattina nebbiosa d’inverno, Marco e i suoi compagni vanno a scuola. Marco vive a Venezia, una città insolita, fondata su isole bagnate continuamente dalle onde dell’Adriatico.
A scuola l’insegnante racconta agli allievi la storia della città, della sua bellezza e del futuro: un giorno il mare sommergerà Venezia completamente. La visione della città sotto il mare diventa il tema della lezione. I bambini prendono pennelli, matite colorate e altro materiale scolastico per creare la propria visione della città subacquea.
Di notte, Marco pensa al suo disegno che rappresenta una piccola sirena sullo sfondo della città sommersa dall’acqua. A un tratto qualcuno bussa alla finestra. È la sirenetta che ringrazia Marco per la sua creazione e lo invita a vedere una vera città sottomarina.

Tradotto da Monika Motkowicz.

Il sole ritrovato

Tanto tempo fa gli uomini vivevano nei boschi, in case di legno. Ogni sera accendevano un fuoco sulla cima della montagna. In questo modo celebravano il sole e gli indicavano dove doveva sorgere la prossima mattina. Anni dopo, decisero di costruire case di pietra e cemento. Man mano si sono scordati del sole e della natura che gli circondava… E un giorno si sono accorti che il sole è scomparso dietro le nuvole di smog e fumo. 
Questo racconto di straordinaria attualità è stato scritto e illustrato da Štěpán Zavřel in 1973. Adesso, per la prima volta, esce in Polonia, tradotto da Natalia Mętrak-Ruda. 
Nel libro potete trovare il codice QR con il audiolibro (letto da Magda Karel). 

L’ultimo albero

Gli alberi: belli, meastosi, con chiome estese fino al cielo, grazie ai quali respiriamo. Possiamo immaginare il mondo senza gli alberi?

Nadir e Selina, due bambini, amanti della natura, sono diventati testimoni di un evento terribile. Gli abitanti della loro città erano presi dall’oro e dalle pietre preziose a tal punto da aver tagliato tutti gli alberi circostanti. Il posto, un tempo vibrante, è diventato un deserto. Letteralmente. Di una foresta rigogliosa è rimasto solo un cedro solitario, mentre il sole bruciava l’erba intorno. Soltanto a quel punto gli abitanti si sono resi conto di dove li ha portati l’avidità. Selina e Nadir sono riusciti a salavare la propria città? Potrete scoprirlo leggendo il bellissimo ‘L’ultimo albero’.

Nel libro troverete il codice QR. Abbandonatevi al racconto interpretato da Agnieszka Ayşen Kaim, un’esperta nell’arte di raccontare.

Tradotto da Monika Motkowicz.

Il libro è pubblicato nella serie ‘Io, cittadino europeo’, co-finaziato dal programma EU ‘Europa creativa’.

Il Pesce Magico

“In quel museo c’era, e c’è ancora, un quadro che piaceva in modo particolare a tutti i bambini. Era un quadro con un pesce tutto d’oro dipinto su uno sfondo blu intenso. Ogni volta che i bambini andavano al museo, si fermavano davanti al quadro del «Pesce Magico» e lo osservavano a lungo incantati”.

“Il Pesce Magico” è un libro che parla di un quadro, unico e speciale, che piace a tutti i bambini. Probabilmente in ogni museo c’è un quadro davanti al quale i bambini si fermano affascinati con gli occhi spalancati e a bocca aperta. Su questo dipinto c’è un pesce tutto d’oro.

Un giorno un custode appoggia il quadro sul bordo della vasca di una fontana e i pesci rossi che ci vivono svegliano il misterioso pesce d’oro. Poi tutti quanti nuotano insieme verso il  mare e lì vivono molte avventure. I bambini rattristati invece si fermano davanti al quadro vuoto. Il pesce d’oro tornerà al museo? Lo scoprirete in questo bel racconto accompagnato da illustrazioni magiche.

Il libro è ispirato al dipinto di Paul Klee, “Il Pesce Rosso”. La storia dedicata all’arte e al suo influsso sui giovani spettatori è stata inventata da Mafra Gagliardi mentre Štěpán Zavřel ne ha curato l’illustrazione. I bambini amano la bellezza, dimostrano una particolare sensibilità e spesso sanno intravedere ciò che sfugge a noi adulti. Vi invitiamo alla lettura di questo straordinario racconto!

All’interno troverete il codice QR per seguire la versione audiobook (legge Monika Pikuła).

Tradotto da Ewa Nicewicz.

Il libro è pubblicato nella serie ‘Io, cittadino europeo’, co-finaziato dal programma EU ‘Europa creativa’.

Il ladro di colori

In questa storia c’è un bambino di nome Pinin. A Pinin piaceva molto camminare.
“Chissà che cosa c’è al di là delle colline?” si chiedeva. Un giorno decide di scoprirlo.
Cammina cammina, finalmente arriva in un bellissimo giardino, il più grande e il più bello che abbia mai visto, con molti alberi e fiori dai colori brillanti. Non ci sono esseri umani in questo giardino, ma solo animali che passeggiano liberi tra l’erba alta e soffice.

Un giorno in un giardino incantato arriva uno strano omino,sottile e grigio come l’ombra della sera. Sfiora le piante e gli animali con la sua spugna magica e ruba così il loro colore. Solo un bambino può rompere l’incantesimo…


“Quando sono triste, tutte le cose perdono il loro colore, diventano grigie. Chi mi ruba i colori, mamma?” Da questa domanda della autrice Mafra Gagliardi è nato questo bellissimo libro sulle emozioni. 

Nel libro troverete il codice QR. Il sito è ancora in preparazione. Presto ci troverete una sorpresa. 

Tradotto da Natalia Mętrak-Ruda.

Il libro è pubblicato nella serie ‘Io, cittadino europeo’, co-finaziato dal programma EU ‘Europa creativa’.

Autori

Štěpán Zavřel (1932–1999)

è nato a Praga. Ha trascorso l’infanzia e la giovinezza in Cecoslovacchia, dove ha frequentato la Facoltà di Arti Cinematografiche, specializzandosi nei film d’animazione.    
Nel 1959 Zavřel ha abbandonato la sua patria. Dopo una fuga rocambolesca è stato accolto nel campo profughi di Trieste. Da qui è partito per Roma, dove ha frequentato la Facoltà di Pittura dell’Accademia di Belle Arti. Successivamente si è trasferito in Germania, dove ha proseguito gli studi sulla scenografia e il costume teatrale alla Kunstakademie di Monaco. Dal 1965 al 1968 ha vissuto a Londra, dove ha diretto la sezione del film animato dello Studio Richard Williams.
Štěpán Zavřel ha viaggiato in lungo e in largo per l’Europa, per trovare nel 1968 la sua dimensione definitiva a Rugolo di Sàrmede, in provincia di Treviso. Qui ha acquistato una cascina abbandonata, che col tempo è diventata il centro della vita artistica per molti artisti provenienti da tutta l’Europa e non solo. Oggi questo piccolo paese del Veneto è un “paese della fiaba”. Molti edifici, anche quelli pubblici, sono stati abbelliti con gli affreschi a firma di Štěpán Zavřel e di artisti di diversi Paesi. Nel Museo Zavřel sono, inoltre, raccolte circa ottanta delle sue opere più significative.
Zavřel ha esposto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo: tra cui Norvegia, Svizzera, Sudafrica, Germania, Stati Uniti, America Centrale, Spagna. Nel 1982 il Met (Metropolitan Museum of Art di New York) ha ospitato un’esposizione di sue opere sul tema “Venezia domani”.
Nel 1983 è nata, dietro suo impulso, la “Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia”, oggi nota come “Le immagini della fantasia”. Nel 1988, alla mostra si è affiancata la Scuola internazionale d’Illustrazione, tuttora attiva. Tra i suoi docenti si trovano importanti autori e illustratori della letteratura per l’infanzia, anche polacchi, quali ad esempio Joanna Concejo e Józef Wilkoń.

Mafra Gagliardi (nata nel 1935)

è nata a Motta di Livenza, un paese del nord-est veneto, e qui ha vissuto fino ai diciott’anni, quando si è trasferita a Padova per proseguire gli studi all’università.
Ha lavorato come insegnante, animatrice teatrale, ricercatrice universitaria. Tuttavia, la definizione in cui si riconosce meglio è quella di “studiosa della cultura infantile”: la Gagliardi è letteralmente affascinata dal mondo dell’infanzia. I bambini la sorprendono per la ricchezza del loro mondo interiore, che viene in gran parte  sottovalutato o addirittura ignorato dagli adulti. Forse è questa la ragione per cui la Gagliardi scrive per i bambini: per entrare in relazione con loro e riscoprire le verità universali. Crea per condividere uno sguardo sul mondo, aperto alle emozioni primarie e a percezioni di nitida intensità. La Gagliardi ha anche la consapevolezza che la relazione scrittore-lettore non è mai a senso unico: i bambini che ascoltano le sue storie ne ricavano stimoli percettivi, immaginativi ed emozionali.


Lo stesso tipo di libera fantasia la Gagliardi l’ha ritrovato in Štěpán Zavřel. Sua sorella l’aveva conosciuto durante una visita agli Uffizi e da quell’incontro casuale era nata un’amicizia. Una sera, in un’antica birreria del centro storico della città, la Gagliardi e Zavřel si ritrovarono intorno a un tavolo a parlare dei loro progetti. A tutti e due sarebbe piaciuto realizzare un libro per bambini. Ma una cosa diversa da quelli che si trovavano allora sul mercato, un libro – come diceva Zavřel – “fatto ad arte”: doveva ispirarsi all’opera di un grande artista. Nacque così – ispirato a ”Il pesce d’oro” di  Paul Klee – “Il pesce  magico”, di cui la Gagliardi scrisse il testo e Zavřel fece le illustrazioni. L’albo illustrato fu stampato nel 1966 da Annette Betz di Monaco e ristampato nel 2010 dalla Bohem Press in Italia.

Traduttrici

Ewa Nicewicz

Italianista, docente di letteratura italiana per l’infanzia, traduttrice letteraria. Dottore di ricerca dell’Università di Varsavia e dell’Università degli Studi di Padova, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze umanistiche dell’Università Cardinale Stefan Wyszyński di Varsavia, più volte borsista del Ministero degli Affari Esteri italiano, membro della giuria del Premio letterario Leopold Staff. Ha tradotto i libri di numerosi autori per l’infanzia fra cui Gianni Rodari, Roberto Piumini, Beatrice Alemagna e Davide Morosinotto. Nel tempo libero legge, gira per i boschi, si dedica al bricolage. Amante di montagne, buon caffè e di peonie. È mamma di Irenka e Antoś. Abita a Varsavia.

Natalia Mętrak-Ruda

Esperta culturale, traduttrice letteraria, giornalista culinaria. Ha tradotto dall’italiano libri di Dario Fo e Sandro Veronesi, serie YA di Moony Witcher e libri illustrati di Gabriele Clima. Tra le sue traduzioni dall’inglese ci sono A Seabird’s Cry di Adam Nicolson , The Other Einstein di Marie Benedict e Clean Meat di Paul Shapiro. Per culture.pl scrive scrive articoli in inglese sulla cucina polacca e ha il suo sito web sulla storia culinaria Przeszłość od kuchni.

Monika Motkowicz

Traduttrice di lingua francese, italiana e inglese in polacco.
Si è laureata presso l’Università Jagellonica di Cracovia alla Facoltà di Lingua e Letteratura Francese e presso l’Université Paris XII, alla Facoltà delle Lettere e Scenze Sociali. Ha completato inoltre gli Studi Post-Laurea per Traduttori di Testi Specialistici presso l’Università Jagellonica di Cracovia alla cattedra UNESCO di Scienza della Traduzione e Comunicazione Interculturale.
Ha tradotto oltre 20 libri, tra cui i romanzi di Elisa Puricelli Guerra e Francesco Gungui, nonché parecchi film, lungometraggio e documentari, presentati a festival cinematografici. Ogni opera tradotta è motivo d’orgoglio.
Dimostra una forte passione per la letteratura per l’infanzia, che le ricorda i libri letti da bambina.
Le traduzioni della letteratura per ragazzi le danno una grande gioia.
Si definisce una persona dipendente di serie televisive di spionaggio, viaggi fuori delle rotte conosciute e tiramisù.

Sul progeetto:

Progetto “Io cittadino europeo”

L’Europa è un continente di oltre 10 milioni di chilometri quadrati, abitato da 746 milioni di cittadini provenienti da 46 Paesi. L’Europa è un calderone di molte nazionalità che si mescolano e si arricchiscono a vicenda. È una moltitudine di lingue e paesaggi: dalla gelida Norvegia alla calda Grecia, dall’Oceano Atlantico agli Urali. L’europeità è un mosaico di culture, è sinonimo di apertura e di cordialità.

Sono sempre più numerose le persone che migrano e si stabiliscono in nuovi posti per intraprendere gli studi, un lavoro, e talvolta una nuova vita. Tanti europei hanno sperimentato e sperimentano tuttora l’emigrazione e il multilinguismo, abitando in luoghi lontani da quelli in cui sono nati. Questo è stato il caso anche dell’artista ceco, nonché figura centrale del nostro progetto, Štěpán Zavřel, che aveva definitivamente abbandonato il suo Paese di origine. Per fortuna oggi siamo liberi di viaggiare, lavorare e crearci una famiglia. Per poter attingere pienamente a quella comunità che è l’Europa, dovremmo concentrarci su ciò che ci unisce, su ciò che abbiamo in comune, senza al contempo smettere di coltivare ciò che è diverso e individuale.

Quando pensiamo alla cultura europea ci vengono subito in mente le immagini degli antichi anfiteatri e dei templi, le cattedrali gotiche, i quadri dei maestri fiamminghi, italiani e francesi, ma anche le opere letterarie e musicali di diverse epoche. È il nostro patrimonio europeo, in cui siamo immersi e a cui possiamo attingere a piene mani.
L’Europa è un continente multilingue, perciò nella promozione della cultura è di cruciale importanza il lavoro sulla traduzione. Per molti anni questo campo non è stato abbastanza valorizzato, eppure sono proprio le traduttrici e i traduttori ad avvicinare le grandi opere letterarie e introdurre alle diverse culture. È grazie ai loro sforzi che possiamo visitare vari Paesi senza uscire di casa.

Il progetto “Io cittadino europeo” mira a sostenere e promuovere la diversità culturale e linguistica. Nell’ambito del progetto, e grazie al lavoro delle nostre traduttrici, i lettori potranno conoscere le terre fiabesche dei libri di Štěpán Zavřel.
Benvenuti a bordo!